PERCHÈ CONSULTARE UNO PSICOLOGO?

Ognuno di noi, nel corso della propria vita, può attraversare momenti critici o manifestare un vero e proprio disagio psicologico. In queste situazioni può accadere di provare vissuti di sofferenza più o meno intensi che possono farci sentire confusi, in dubbio, soli, impotenti, arrabbiati, spaventati, preoccupati, in ansia, stressati o demotivati.  

Momenti critici possono iniziare a manifestarsi in concomitanza o in seguito a cambiamenti di vita importanti per la persona (es. cambiare lavoro, sposarsi, crescere, avere dei figli, superare degli esami, ecc.), a traumi (es. lutti, incidenti, rottura di una relazione, perdita del lavoro, ecc.) o per la presenza di condizioni patologiche croniche (es. disturbi psicologici personali e relazionali, malattie pervasive congenite o acquisite, dipendenze, ecc.) .

Di fronte a queste, o ad altre situazioni, potremmo avere l’impressione di essere bloccati, incastrati e/o di non trovare soluzioni efficaci per poterne uscire da soli. Quando si avvertono questi segnali è opportuno considerare la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza.

D’altra parte non è necessario che siano presenti sintomi particolari o malesseri evidenti per decidere di intraprendere un percorso di terapia psicologica. Il beneficio fondamentale di un tale percorso risiede nell’esplorazione del proprio mondo interiore e delle modalità attraverso le quali si è soliti interagire con gli altri. Ne consegue che il desiderio di conoscersi più approfonditamente e la possibilità di “funzionare” meglio in vari ambiti della vita rappresentino una motivazione fondamentale per intraprendere una terapia.

Consultare uno psicologo ed intraprendere un percorso terapeutico può aiutarci a dare un senso riguardo al come facciamo le cose e può essere un’occasione per ricevere un supporto professionale esterno, non giudicante e autentico al fine di ritrovare il benessere personale. Rivolgersi ad un professionista nel campo della psicologia e chiedere aiuto diventa dunque una nuova possibilità che diamo a noi stessi (o ai nostri figli), al di là della vergogna o delle reticenze che si possono provare nel compiere questo passo.

 


QUANTO DURA UNA TERAPIA?

Le terapie non devono necessariamente essere lunghe e faticose, ma, a seconda delle difficoltà vissute, devono essere personalizzate e definite dopo una fase di consultazione. Per tutti questi motivi è consigliabile chiedere un primo consulto per valutare la richiesta o la domanda con il professionista. A questo proposito proponiamo di contattarci per fissare un appuntamento in studio.

 


CHI È LO PSICOLOGO?

Lo psicologo è una persona laureata in psicologia, che dopo il corso quinquennale di studi e la discussione della tesi, deve svolgere un anno di pratica clinica per poter richiedere l’abilitazione cantonale al fine di poter esercitare la professione di psicologo. Il mestiere di psicologo non si può quindi improvvisare, ma è frutto di un percorso di studi lungo ed impegnativo. Lo psicologo è un professionista che può fare interventi di prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno rivolte all'individuo, alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alla comunità.

 


CHI È LO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA?

Lo psicologo-psicoterapeuta è un professionista altamente qualificato con un lungo percorso formativo alle spalle. Successivamente alla laurea in psicologia ha frequentato una scuola di specializzazione, diversa a seconda dell’orientamento teorico scelto (es. psicodinamico, sistemico-relazionale, cognitivista, costruttivista, ecc.), della durata complessiva di quattro anni. Durante tale iter formativo il professionista acquisisce numerose conoscenze specifiche teoriche e pratiche (per un totale di 1600 ore tra lezioni teoriche, esperenziali e supervisioni di casi clinici e 600 ore come stagiaire nei vari servizi territoriali).

A compimento dei quattro anni della scuola di specializzazione il professionista dovrà poi sostenere un esame finale. Al fine di poter essere riconosciuto come psicoterapeuta a livello federale, e quindi ottenere il riconoscimento delle proprie prestazioni da parte delle casse malati ed il libero esercizio da parte dell’Autorità Cantonale il professionista dovrà aver applicato il metodo prescelto su di sé, mediante un’analisi personale di 200 ore complessive, e svolto una pratica clinica di 2 anni in strutture abilitate (servizi psico-sociali, cliniche psichiatriche, studi privati di psicoterapia, ecc.).
 


COS'È LA CONSULENZA PSICOLOGICA?

La consulenza psicologica è un servizio professionale rivolto al singolo, alla coppia o alla famiglia, che consente di avere un parere competente in merito al motivo per cui viene richiesta. La consulenza psicologica è indicata in tutti quei casi in cui l’individuo si trova ad affrontare conflitti personali e familiari particolarmente delicati e difficili da gestire o altamente dolorosi (es. litigi frequenti nelle coppie, infedeltà coniugali, separazioni, sentimenti di gelosia e invidia, difficoltà sessuali, difficoltà educative, conflitti tra genitori e figli, conflitti con la famiglia d’origine, lutti, ecc.), problemi evolutivi (crisi adolescenziali, disturbi tipici  dell’infanzia, ecc.), conflitti nel luogo di lavoro o a scuola (es. difficoltà di inserimento nel gruppo dei colleghi, difficoltà di gestione della relazione con i colleghi e/o con i superiori, difficoltà scolastiche, difficoltà relazionali con i pari, mobbing, molestie, ecc.), periodi di stress intenso (incluse le situazioni in cui esso ha effetti negativi sulla qualità del sonno), difficoltà nelle scelte scolastiche o professionali, oppure quando non é soddisfatto di sé stesso, quando vuole conoscersi meglio o accrescere la sua autostima.

La consulenza psicologica si basa sulla raccolta di informazioni attraverso il colloquio o anche mediante l'utilizzo di test. Attraverso la consulenza psicologica si cerca di elaborare le strategie d'intervento più idonee nel facilitare il cambiamento, la crescita e la realizzazione personale dell’individuo. Per raggiungere questo obiettivo è necessario comprendere e definire il problema così da poter delineare percorsi di trattamento adeguati al miglioramento e alla risoluzione dello stesso.

Lo psicologo permette di vedere il proprio problema da un punto di vista differente e, quando necessario, può suggerire il percorso più adeguato alla risoluzione delle proprie difficoltà. Attraverso una consulenza psicologica è possibile avere un’indicazione circa la necessità di un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia.
 


COS’È IL SOSTEGNO PSICOLOGICO?

Come per la consulenza psicologica, il sostegno psicologico è indicato in tutte quelle situazioni relative a difficoltà personali, familiari, evolutive, professionali, ecc. che rientrano nei problemi della vita che la persona (individuo, coppia, famiglia) può trovarsi ad affrontare. Il sostegno psicologico è un percorso di supporto e cura con l’obiettivo di alleviare le difficoltà e i disagi riferiti e sollevati nei primi incontri di consultazione. L’obbiettivo di un percorso di sostegno psicologico è raggiungere un maggior livello di consapevolezza di sé e del proprio modo di stare con gli altri, legato all’acquisizione di nuove capacità di collegare e dare senso agli eventi.

Gli incontri offrono quindi un’occasione per iniziare a prendersi cura di sé, per sciogliere i nodi che imbrigliano le proprie potenzialità ed il proprio benessere e per favorire il recupero delle risorse personali. Il percorso di sostegno psicologico non prevede un numero definito di incontri. Il tempo necessario per raggiungere gli obiettivi stabiliti può variare a seconda delle persone e delle problematiche. Lo strumento principale del terapeuta è il colloquio clinico individuale, di coppia o familiare e, nel caso dei bambini, si utilizzano altri strumenti integrativi quali il gioco e il disegno. La frequenza iniziale delle consultazioni è di un colloquio a settimana. In seguito la frequenza è rivista e modificata di comune accordo in base alle necessità specifiche.
 


COS’È LA PSICOTERAPIA?

La psicoterapia è solitamente un percorso di durata medio-lunga, ma non un lavoro infinito e senza un obiettivo condiviso, che mira a un cambiamento profondo del proprio modo di relazionarsi con se stessi e con gli altri. L’obiettivo della psicoterapia, attraverso l’utilizzo della relazione terapeutica, è quello di migliorare la qualità della vita del singolo, della coppia o della famiglia.

La frequenza delle sedute viene concordata fra il cliente e il terapeuta e dipende da vari fattori. Solitamente, all’inizio del percorso, è consigliabile incontrarsi a cadenza settimanale poi, a seconda del caso specifico, è possibile diradare maggiormente le sedute nel tempo, fino alla conclusione della terapia.
 


COS’È L’ACCOMPAGNAMENTO?

L’accompagnamento è legato a situazioni tipicamente a termine, in cui lo psicologo assiste un malato terminale, o un anziano debilitato, quasi prendendolo per mano per impedirgli di perdersi nel suo ultimo tratto di strada.